Come funziona la dieta dissociata
Il modello di Hay prende in considerazione i processi chimici che avvengono durante la digestione. Il corpo scompone meglio le proteine in ambiente acido e i carboidrati in ambiente alcalino. Assumere insieme questi elementi complica il lavoro di stomaco e intestino. Come se non bastasse si ostacola pure l’assimilazione di entrambi i nutrienti.
Perfino associare proteine di diversa natura è sconsigliabile. L’organismo attiva mix diversi di succhi gastrici in base all’esigenza. Per la carne serve fin da subito maggiore acidità che per il pesce o per il latte. Inoltre i carboidrati semplici, o zuccheri veloci, si assorbono rapidamente.
Quelli complessi, o zuccheri lenti, hanno bisogno di più tempo. Infatti la presenza di amido richiede l’intervento della ptialina contenuta nella saliva. Per questo motivo è meglio mangiare i dolci da soli e lontano dalle altre pietanze. Se li si combina si costringe gli zuccheri a restare per più tempo nello stomaco. Ciò li porta alla fermentazione, che provoca disagio e gonfiore addominale.
I cibi a digestione alcalina sono ad esempio: pasta, riso, pane, prodotti da forno, pizza, patate, legumi, banane, miele, frutta secca e cavolo verde. Quelli a digestione acida sono invece: carne (bianca, rossa, salumi e insaccati), pesce, pere, mele, pesche, kiwi, albicocche, fragole, latticini, formaggi, uova, agrumi e pomodori. Infine ci sono pure quelli neutri come: olio, spinaci, zucchine, carote broccoli e funghi.